Expected Results (IT): L’effetto benefico è dovuto all’aumento della conoscenza delle risorse idriche disponibili sul territorio, attraverso la capitalizzazione e valorizzazione di dati e informazioni contenute in 18 banche dati esistenti tra (Italia e Svizzera), creando un sistema di informazione transfrontaliero e interoperabile a disposizione degli attori del territorio. In particolare le banche dati che saranno implementate sono le seguenti:
Sigrian (VDA), catasto pozzi (Arpa vda), banca dati geotecnica (VDA), diritto riconoscimenti derivazioni (VDA), catasto opere di derivazione (Vda), antichi diritti (Vda), catasto ghiacciai (FMS), banca dati qualita’ delle acque (Arpa vda), banca dati geotecnica (VDA e Piemonte ), banca dati qualita’ delle acque (rete monitoraggio corpi idrici superficiali e profondi, pozzi piezo, sorgenti dell’Arpa Piemonte), bases de données hydrogéologiques cantonale (modules uantES, qualES, cadAEP, cadFOR, protES et tracES du Valais), Base de données MINERVE (Valais), Base de données AGRICOLE (puits agricoles, irrigation, etc. du Valais). L’armonizzazione delle banche dati creerà un forte valore aggiunto per quanto riguarda l'attuale disponibilità e interoperabilità di dati, in quanto, al momento, molte informazioni non sono accessibili per diverse ragioni.
La messa in comune dei dati all’interno del progetto, prevede il coinvolgimento di quasi tutti i partner. Inoltre, al fine di condividere un numero sempre maggiore di dati è previsto il coinvolgimento di altri organismi esterni (pubblici o privati), possessori di dati, con la messa a disposizione dei dati in proprio possesso, apportando benefici positivi a tutti gli organismi interessati.
La messa a disposizione e l’armonizzazione dei dati, consentirà di rappresentare, in maniera integrata, il ciclo dell'acqua per usi noti e presunti su una porzione del territorio transfrontaliero. In particolare, tale rappresentazione sarà realizzata tra due corridoi della catena alpina attraverso la redazione di una carta transfrontaliera del ciclo dell’acqua:
1.Sanetsch/Tsanfleuron (K) > Plaine du Rhône région Fully (A) > Bagnes/Entremont (F & M) > Valle del Gran San Bernardo (F & M) > Valpelline (F & M) > Aosta (A)
2.Visp (A) > Saastal/Mattertal (F & M) > Valtournenche (F & M) > Val Anzasca (F & M) > Val Sesia (F & M)
La realizzazione di tali carte contribuirà, in particolare, a:
- Identificare le aree a forte disponibilità e/o bassa vulnerabilità, ossia quelle che presentano migliori caratteristiche in termini di potenziale sfruttamento, per indirizzare i nuovi progetti di sfruttamento idrico.
- Ridurre l’incertezza predittiva a corto-medio e lungo termine sulla disponibilità della risorsa idrica tenendo conto, nei bilanci idrici, dei quantitativi stoccati nel sottosuolo, dei consumi ad uso agricolo.
- Mettere in evidenza le differenti pratiche di utilizzo dell’acqua sul territorio per evidenziare a) i bisogni da un punto di vista globale e b) le zone più fortemente predisposte allo stress idrico, tenendo conto dell’evoluzione degli usi e delle esigenze (4D).
Il risultato principale che emerge dalle attività di progetto è la definizione di sistemi comuni di misurazione del consumo di acqua, per ogni ente irriguo, nei diversi comprensori agricoli della regione e del vallese. Grazie allo scambio di buone pratiche tra partner italiani e svizzeri ed alle sperimentazioni su siti pilota dell'area transfrontaliera, con il coinvolgimento diretto delle aziende agricole in Vallese e dei Consorzi di Miglioramento Fondiario in Valle d’Aosta, sarà possibile redigere delle Linee guida condivise e partecipate per l’adozione di sistemi di misurazione e stima del consumo irriguo e per l’applicazione di un adeguato sistema di tariffazione.
Grazie alle indagini condotte ed agli scambi di buone pratiche in essere, sarà possibile sviluppare un sistema integrato di conoscenze, basato su protocolli e relative procedure standardizzate nonché sull’impatto ambientale e la sostenibilità di talune scelte tecnico-agronomiche
Il territorio beneficerà, pertanto, di politiche di sviluppo rurale sostenibili, che potranno influire positivamente anche in ambiti tematici riguardanti l’agricoltura nel suo complesso quali la sicurezza alimentare (le forniture idropotabili) e la tracciabilità dei prodotti agricoli
Come detto in precedenza, il concepimento delle linee guida avverrà attraverso una procedura partecipata che coinvolgerà sia aziende agricole (3) che Consorzi di Miglioramento Fondiario della Regione Autonoma Valle d'Aosta (5). In particolare, nei territori indicati come casi studio all’interno del WP4, saranno individuati dei criteri per la definizione di prezzi incentivanti per il risparmio idrico e l’individuazione delle migliori pratiche irrigue volte anch’esse al risparmio idrico e sarà realizzata un’analisi dei possibili impatti socio-economici conseguenti alle attività messe in campo, con un effetto benefico diretto per il territorio dei casi studio.
Il progetto riunisce tutti gli attori transfrontalieri (Enti territoriali, Enti di ricerca e di formazione) competenti in materia di gestione delle risorse idriche al fine di definire, attraverso politiche di partecipazione pubblica, strumenti politici gestionali per un utilizzo consapevole e sostenibile dell’acqua in ambiente alpino.
Per la definizione delle politiche di gestione sostenibile della risorsa idrica è previsto un ampio coinvolgimento di stakeholder presenti sul territorio che contribuiranno in maniera fattiva alla predisposizione di suddetti strumenti gestionali. Gli stakeholder coinvolti all'interno del progetto saranno:
- Istituzioni pubbliche Comuni e Unité des communes
- Distributori d’acqua / Acque minerali (p.es. Aproz, )
- Industrie agroalimentare (p.es. Nestlé), meccanica, chimica (p.es. Lonza), società impianti a fune etc…)
- Aziende idroelettriche (CVA spa, Alpiq….)
- Consorzi di Miglioramento Fondiario
- Associazioni professionali e di categoria (Ordini professionali e Confindustria, SIA,….)
- Associazioni per la protezione dell’ambiente (Legambiente, Pro natura, WWF, Mountain wilderness, CAI, CAS….)
Il coinvolgimento degli stakeholder sarà realizzato in sinergia con i processi partecipativi già in atto sia in Valle d'Aosta che in vallese (PTA, Strategie EAU).
Il territorio transfrontaliero godrà, pertanto, di strumenti gestionali comuni e partecipati che saranno messi a disposizione del decisore politico, da utilizzare per indirizzare le politiche di impiego sostenibile delle risorse idriche.
Per rafforzare la Cooperazione transfrontaliera ed al fine di garantire il costante aggiornamento degli strumenti sopra indicati, dei dati tecnici, delle informazioni, delle disposizioni normative e delle buone pratiche che ne costituiscono il fondamento è prevista, inoltre, la costituzione di uno specifico comitato di supervisione e di indirizzo, raggruppante i responsabili e gli esperti degli enti cantonali e regionali istituzionalmente preposti alla pianificazione e alla tutela della risorsa idrica, alla gestione della stessa, al monitoraggio di apporti e deflussi, al monitoraggio nivo – glaciale e del permafrost.
Tale comitato (formato da tecnici nei settori agricolo, pianificazione, protezione dell’ambiente, della gestione dei rischi naturali, glaciologi, etc) assumerà il ruolo di un polo di competenze tecnico/gestionali transfrontaliero e sarà mantenuto anche dopo la conclusione del progetto al fine di supportare ed accompagnare gli attori e le iniziative correlate alla gestione ed all’uso delle risorse idriche.
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